venerdì 31 luglio 2015

CURA DEL TERRITORIO E DELLO SPAZIO PUBBLICO. SPOLETO. SEGNALETICA STRADALE E CONTROLLI SULLA VELOCITA' DI DISCUTIBILE EFFICACIA. M. FAGOTTO, 31 luglio 2015

Chi abita, come me, a ridosso della "SR 418 Spoletina" che collega Spoleto a Baiano e ad Acquasparta sa bene cosa rischi chiunque tenti di incamminarsi lungo questa strada per raggiungere i vari esercizi commerciali che, ebbene si, la costeggiano all'interno del paese di S. Giovanni. Nonostante campeggino da tempo (come chiamarli?) due dissuasori di velocità all'ingresso e all'uscita in direzione Baiano, la strada è usata da molti automobilisti e motociclisti come un autodromo.

Questo può accadere sia di giorno che di notte. Naturalmente di giorno il rischio aumenta perché aumenta il numero di veicoli circolanti mentre in paese circolano a piedi molte persone anziane. Ad aumentare la pericolosità ci possono anche essere degli animali che attraversano la strada. Al momento si deve dire che non si sono registrati incidenti. Meglio così. Ma questo che significa? Che le cose vanno bene, che i controlli funzionano, che la segnaletica è efficace? Prendiamo la segnaletica. Chi viene da Spoleto può verificare che il segnale di limite di velocità di 50 compare tre volte: una prima volta all'altezza della cava di S. Chiodo;


(La scritta numerica è, in parte, rovinata)

giovedì 23 luglio 2015

TERRITORIO ITALIANO E INQUINAMENTO AMBIENTALE. BRESCIA. P. GORLANI, Pm10: la vita media dei bresciani è più corta di 18 mesi per le polveri, CORRIERE DELLA SERA, 23 luglio 2015

La mal’aria, ed in particolare le polveri sottili, sono un killer silenzioso ed implacabile. In grado di «uccidere» mediamente 437 bresciani l’anno. 
Questo il dato shock di un recentissimo studio dell’Asl di Brescia, che ha analizzato il numero degli accessi al pronto soccorso nei giorni dove l’aria è zeppa di pm 10 e 2,5. L’inquinamento atmosferico ha conseguenze dirette anche sulla spesa sanitaria: costa 12,5 milioni l’anno. È lo stesso Michele Magoni, responsabile dell’osservatorio epidemiologico dell’Asl, a fornire gli estremi per questo calcolo: se l’aria di città e provincia non fosse così inquinata dal 2000 al 2014 si sarebbero potuti evitare ben 58500 ricoveri per problemi respiratori, ognuno dei quali costa una media di 2500/3000 euro. Dal Duemila ad oggi quindi, la spesa sanitaria della «malaria» arriva a 175 milioni.

mercoledì 1 luglio 2015

RIFIUTI E POPOLAZIONI NATIVE. S. GARAVELLI, Quei rifiuti radioattivi nelle riserve indiane, IL MANIFESTO, 16 febbraio 2014

Le Nazioni unite condurranno uno studio sulle condizioni di vita dei nativi americani. Uno dei punti più scottanti riguarda i presunti depositi di scorie radioattive sotterrate in alcune riserve. Il poeta e attivista Cheyenne Lance Henson sta conducendo una battaglia per sapere la verità.